Tra persone che si prendono meriti non propri, altre da ringraziare infinitamente, l'Accademia ha ricevuto un'altra risposta positiva:
la Fondazione Cassa di Risparmio, storica banca finanziatrice dell'ente culturale, ha messo mano alle proprie tasche per fornire 50 mila euro.
Ci permettiamo di citare, esaminando con le pinze l'estratto come sempre si deve fare con gli articoli scritti sui giornali, le parole comparse sulla Gazzetta di Modena:
"Sostanzialmente non si tratta di un finanziamento a fondo perduto, come spiega il presidente Andrea Landi: «La cifra è significativa visto l'attuale contesto economico, però occorre anche un confronto sul budget complessivo che conserta di riposizionarsi su cifre compatibili con l'attuale momento di crisi. Nel 2004 tra l'altro finanziammo con 600mila euro la sede della biblioteca e dal 2007 ne sosteniamo la gestione». Dunque, secondo la Crmo, anche l'Accademia dovrà tagliare una parte del proprio bilancio annuale di 135mila euro che comprende anche lo stipendio di due dipendenti e le bollette."
Probabilmente non è stato compreso quanto la mancanza di fondi, i tagli applicati agli stessi, pongano un limite non indifferente per l'organizzazione e la promozione di attività culturali minando alla visibilità dell'ente come un cane che si morde da solo la coda. Occhi aperti, noi studenti del blog continuiamo a seguire la vicenda e a tenere informati i nostri lettori.
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